Oltre il sito web: “coccolare” il cliente con l’area riservata
Navigando nel web, ci siamo quasi tutti abituati a concepire il sito come qualcosa dove trovare informazioni su un’azienda. Ma cosa succede, però, se si va oltre questo concetto ed il sito diventa un modo per offrire servizi? Abbiamo visto in passato cos’è un e-commerce e cos’è un marketplace, dando già un primo sguardo a due tipi di sito che offrono servizi. Quello di cui vorrei parlarvi oggi, più che un tipo di sito, è una parte di esso: l’area riservata.
Area riservata: far sentire esclusivi i propri clienti
Quando si è a contatto con il pubblico in un’azienda che offre servizi, si ha chiara l’idea di come spesso sia necessario scambiare con esso informazioni e documenti. Solitamente questo scambio avviene attraverso mail, telefonate e trafile burocratiche che possono risultare rognose. A farne le spese, spesso, è la fiducia che il cliente nutre verso l’azienda, che rischia di venire etichettata come lenta e improduttiva. Come si può ovviare a questo problema? Un modo decisamente elegante è creare nel proprio sito un’area riservata. Entrando in quest’area, infatti, il cliente ha la percezione tangibile di essere trattato con più cura rispetto agli altri utenti.
Ma cos’è esattamente un’area riservata? Ve lo spiego in tre punti:
- come funziona;
- quali servizi offrire;
- chi può crearla.
Area riservata: come funziona
Per poter accedere ad un’area riservata, un utente ha bisogno di username e password. Per ottenerle ci sono due possibilità: riceverle dal gestore del sito o registrarsi. Quando è il gestore del sito a fornirle, sarà proprio questo ad occuparsi di registrare i nuovi utenti. Se invece si lascia la possibilità ai clienti di registrarsi, è buona regola chiedere tutti i dati necessari ad identificarlo e prevedere di approvare ogni nuova registrazione.
Una volta che si è in possesso delle credenziali, attraverso una url si arriva ad una pagina in cui inserirle, ed una volta confermato l’accesso si viene reindirizzati ad una pagina di benvenuto. Da qui, come se si fosse all’interno di un nuovo sito, si ha a disposizione una serie di bottoni attraverso cui raggiungere tutti quei contenuti riservati.
Area riservata: quali servizi offrire
Il classico servizio da offrire è lo scambio di documenti. Poter trovare e scaricare tutto ciò che mi riguarda, effettuare ricerche fra i vari documenti e magari inviarne altri è sicuramente un passaggio importante. Un servizio in più potrebbe essere l’assistenza diretta, magari attraverso una chat, che evita telefonate e lunghi tempi di attesa. Si potrebbe offrire ai propri clienti registrati la possibilità di aggiornare autonomamente i dati anagrafici. Insomma, non ci sono limiti.
Area riservata: chi può crearla
Anche la risposta a questa domanda non prevede limiti. Chiunque abbia la necessità di avere relazioni dirette con il proprio pubblico può crearne una. Immaginate ad esempio un’azienda che offre corsi di formazione. Si può prevedere che ogni studente abbia accesso ad una propria area riservata in cui scaricare i materiali di approfondimento del corso, o magari conoscere da subito il risultato dei propri test. Allo stesso modo un amministratore di condominio potrebbe condividere con i condomini i verbali di assemblea, o un negozio può concedere in anteprima news, eventi o informazioni sui prodotti, permettendo di accedervi prima degli altri clienti.
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