Cosa sono gli A/B test e come utilizzarli per migliorare la visibilità del brand
Chiunque abbia un’azienda con una sua presenza online sa bene che avere il sito web è solo il primo passo per rendersi visibili. Su questo blog, infatti, abbiamo spesso parlato di campagne Ads, social network ed in generale strategie di marketing per rendere visibile il proprio sito web. Oggi vi proponiamo un argomento del quale forse qualcuno avrà sentito parlare: i test A/B, un ottimo strumento per ottimizzare le campagne. Ma cosa sono gli A/B test? E in quale modo possono essere utili per migliorare la visibilità del proprio brand?
Cosa sono gli A/B test
La comunicazione non è una scienza esatta. Per questo motivo, quando si fa una campagna pubblicitaria di qualsiasi tipo, è bene seguirla e testare le reazioni ed interazioni degli utenti. Grazie agli strumenti di profilazione disponibili attualmente, è possibile fare questo tipo di misurazioni in maniera davvero dettagliata. I software sono infatti in grado di misurare i click ricevuti, le email aperte, il tempo di permanenza su una pagina e tanti altri dati che sono utili per comprendere la reazione degli utenti. Ed è proprio qui che entrano in gioco gli A/B test. Essi infatti non sono altro che dei test in cui si fanno due versioni della stessa campagna cambiando un solo parametro, con l’obiettivo di verificare quale delle due ha più appeal sul pubblico.
In quali ambiti si possono usare gli A/B test
Gli ambiti in cui si possono utilizzare questi test sono molteplici. Fra i più utilizzati ci sono sicuramente:
- le campagne su Facebook ed Instagram, per le quali l’interfaccia di Ads Manager di Facebook consente di crearli direttamente all’interno dello stesso set di annunci;
- le campagne di email marketing, per le quali i principali sistemi di gestione (come ad esempio MailChimp) permettono la creazione di test di questo tipo;
- le campagne Google Ads, dove è possibile testare due diversi annunci per controllare le reazioni degli utenti.
Come utilizzare i test A/B per migliorare la visibilità del brand
Sebbene per chi non è esperto del settore possa sembrare ostico, se effettuato con cognizione di causa questo tipo di test consente di ottimizzare incredibilmente le proprie campagne e, di conseguenza, la visibilità del brand. Tuttavia è bene seguire una regola importante: per ogni coppia di annunci o email bisogna cambiare un solo parametro, altrimenti si avranno troppe variabili e non sarà possibile capire cosa influisce sul comportamento degli utenti. Ma quali sono i parametri che si possono cambiare?
In base al tipo di campagna le variabili sono molteplici. Ad esempio, si possono fare due annunci Facebook con lo stesso testo ma con immagini diverse, oppure con la stessa immagine e due diversi testi. Se si vuole testare l’efficacia di una landing page, invece, si possono fare due annunci identici ma con due diverse pagine di atterraggio. O, ancora, si possono fare due annunci Google Ads con due diversi termini di ricerca, oppure due email identiche ma con differenti orari di invio…
Insomma, ci sono davvero tante variabili che possono essere cambiate, l’importante è interpretare correttamente i dati e correggere il tiro per ottimizzare sempre più le campagne.
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