Cosa rende un sito funzionale: 10 consigli per una minor frequenza di rimbalzo
Chiunque utilizzi gli Analytics di Google avrà sicuramente notato una voce che, a chi non è del mestiere, può apparire forse un po’ strana: la frequenza di rimbalzo. Si riferisce alla percentuale di visitatori che abbandonano il sito dopo averne visitato una sola pagina. Cosa si può fare per evitare una frequenza di rimbalzo alta? Si potrebbe rispondere a questa domanda con due parole: semplicità e funzionalità.
Frequenza di rimbalzo: come ridurla
Sebbene concetti come semplicità e funzionalità possano sembrare ovvi, quando si parla di web design non è tutto così immediato. Ecco allora 10 consigli pratici per migliorare l’efficienza del proprio sito:
- usare un logo efficace e ben posizionato;
- usare una navigazione intuitiva;
- creare un layout ordinato;
- fare attenzione ai colori;
- non lesinare sulle foto;
- dare molta importanza alla leggibilità;
- considerare che quasi nessuno atterrerà sulla home page;
- usare un design responsive;
- dimenticare Flash;
- creare dei bottoni efficaci.
1: Usare un logo efficiace e ben posizionato
Il logo rappresenta l’identità dell’azienda. Per questo motivo è essenziale che sia ben studiato, chiaro e leggibile. Il posizionamento più indicato è in alto a sinistra, poiché (in Occidente) è il primo punto a catturare l’attenzione. Siamo abituati ad iniziare la lettura partendo dall’angolo superiore sinistro, e così è nel web. In qualunque pagina l’utente si trovi, il logo dovrà essere ben visibile perché sia sempre chiara l’identità aziendale. Un’altra buona regola è che il logo sia sempre un link alla home page, per offrire all’utente una “via di fuga” da pagine che lo disorientano.
2: Usare una navigazione intuitiva
Una navigazione difficoltosa è uno dei principali motivi di un’alta frequenza di rimbalzo. È infatti dimostrato che, se il menu posto in alto non aiuta immediatamente a trovare ciò che si sta cercando, l’utente tende ad abbandonare il sito piuttosto che a cercare di capirlo. Un buon menu di navigazione infatti deve essere breve e contenere le informazioni più importanti come “chi siamo”, “i servizi” e “contatti”. Link a pagine di minor rilevanza troveranno spazio altrove, come ad esempio in basso.
3: Creare un layout ordinato
Una sovrabbondanza di immagini, video, testi, animazioni, ecc… al contrario di ciò che si possa pensare fa sì che l’utente riceva meno informazioni. Questo perché se non siamo guidati da una gerarchia di notizie, che ci aiuta a focalizzare l’attenzione su ciò che è più importante, il nostro cervello tende a smettere di processare le informazioni. Un’impaginazione complessa spaventa l’utente, che tenderà ad abbandonare prima il sito. Un buon layout è fatto di:
- testi brevi e ben spaziati,
- poche immagini che siano coerenti,
- video ed animazioni solo se strettamente necessario.
4: Fare attenzione ai colori
Ciò che vale per un’eccessiva quantità di elementi grafici, vale anche per i colori. Una buona regola infatti è quella di utilizzare pochi colori, preferibilmente quelli del logo. Il colore deve essere usato per attrarre l’attenzione dove serve, magari su titoli e parole chiave.
5: Non lesinare sulle foto
Non c’è nulla di peggio di un sito, ma di un prodotto grafico in generale, con delle foto di bassa qualità. Certo questo non influisce in maniera diretta sulla frequenza di rimbalzo, ma aiuta a dare un’immagine positiva della vostra azienda. Le foto parlano di voi, e la vostra azienda non è una qualsiasi. La vostra azienda è unica e chi vi sceglie deve saperlo, alle foto il compito di ricordarlo.
6: Dare molta importanza alla leggibilità
Se un utente atterra sul nostro sito, quello che vogliamo è dargli le informazioni che cerca. Che si tratti della nostra storia, della nostra filosofia o della mission, se non rendiamo i testi leggibili lo invogliamo a rinunciare. Avevo già parlato dell’importanza dei font nel mio articolo su come scirvere una buona lettera, e per quando riguarda il web la situazione non è tanto diversa. Pochi font (direi non più di due) e che siano chiari, non arzigogolati. Bisogna poi considerare che molti utenti leggeranno i testi da dispositivi portatili, e quindi fare attenzione affinchè i testi non risultino troppo piccoli su tablet e telefoni.
7: Considerare che quasi nessuno atterrerà sulla home page
Quando si progetta un sito spesso si tende a dare per scontato che la prima pagina che l’utente vedrà sarà la home. Le statistiche però dimostrano che non è così. Salvo nei casi in cui si conosce già il sito su cui si vuole andare e si digita quindi l’indirizzo, la maggior parte delle volte si atterra su un sito in seguito ad una ricerca. Ed è qui che è molto importante la frequenza di rimbalzo: se infatti la pagina su cui si arriva non è soddisfacente, ecco che si scappa. Ogni pagina deve essere concepita per dare le informazioni principali ed indirizzare l’utente sui link importanti.
8: Usare un design responsive
I lettori di questo blog avranno probabilmente letto il mio post a proposito del responsive design. Non mi dilungherò perciò su questo punto, ma ne approfitterò per ribadire ancora una volta la sua importanza. Visualizzare dal telefono (o dal tablet) un sito che non è ottimizzato per il mobile è quanto di più antipatico possa esserci. Se volete fidelizzare i vostri utenti, rendere responsive il vostro sito è il primo passo.
9: Dimenticare Flash
Perché utilizzare una tecnologia obsoleta per fare ciò che si può fare in modo più efficace? Flash è un software per creare animazioni prevalentemente per il web. In passato, specie quando il massimo della creatività consisteva in un testo bianco su sfondo nero con allineamento al centro, ha dato un valore aggiunto a molti siti. Oggi però la sua epoca è finita: ci sono nuovi modi per creare animazioni, ci sono nuovi standard per i banner. E soprattutto le animazioni fatte in Flash non sono visibili dai dispositivi portatili. Per non parlare del contenuto dei siti fatti con questa tecnologia, che non è analizzabile da Google. Insomma, se state pensando ad un nuovo sito non provate nemmeno a nominare Flash.
10: Creare dei bottoni efficaci
Una delle pagine meno accattivanti di un sito, solitamente, è quella che contiene i contatti. Spesso infatti si riduce a qualche riga di testo ed un form, ovvero il modulo di contatto in cui inserire i propri dati e poi cliccare su “invia”. Ciò che rende insulsa questa pagina è la forma ormai standard, che le rende uguale alla pagina dei contatti di quasi tutti gli altri siti. Non ostante ciò, nel web se ne trovano di carine, e qualche accorgimento per migliorala esiste. Ad esempio le mappe interattive, che danno un tocco di freschezza a tutto il layout. L’attenzione, tuttavia, deve essere focalizzata sui bottoni. Proprio il pulsante “INVIA” o “ISCRIVITI”, infatti, è ciò che dovrà maggiormente attrarre l’attenzione. Questo perché rappresenta il fulcro della pagina, il motivo per cui essa è stata creata. Via libera quindi a colori squillanti, testi bold e leggibili, ed angoli arrotondati che attirano lo sguardo.
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