Quattro buoni motivi per cui arrivare nella prima pagina di google non dovrebbe essere il tuo obiettivo
Facendo questo lavoro capita spesso di sentirsi dire: “fammi un bel sito, perché voglio arrivare nella prima pagina di Google“. Ed effettivamente, chi dice che non c’è miglior nascondiglio della seconda pagina di Google non sbaglia affatto. Ci sono, tuttavia, molti fattori che riguardano il posizionamento nei motori di ricerca che vanno ben oltre richieste di questo tipo. Sono proprio questi fattori, infatti, che mi fanno dire a gran voce che arrivare nella prima pagina di Google non deve essere il vostro obiettivo.
Quali sono quindi questi fattori? Si tratta di una domanda che permetterà di capire, oltre al perché non aspirare alla prima pagina di Google, anche a cosa aspirare.
Quattro motivi per cui non aspirare alla prima pagina di Google
I motivi per cui quando si fa un sito è di vitale importanza fare della buona SEO sono ben più di quattro. Il fine di questo post, però, è fare qualche considerazione sul fatto che ci sono cose molto più importanti della tanto agognata prima pagina. Vediamo quindi punto per punto queste considerazioni:
- “Arrivare nella prima pagina di Google” è un dato incompleto;
- nessuno può garantirvi la prima pagina;
- si può arrivare nella prima pagina di Google senza ricevere click;
- se avete dei contenuti utili vi troveranno anche nella seconda pagina di Google.
“Arrivare nella prima pagina di Google” è un dato incompleto
Quando si sceglie di farsi trovare dagli utenti è buona regola individuare nel proprio testo delle parole chiave. Tali parole sono quelle attorno alle quali tutto il testo ruota: il “nocciolo della questione”, per intenderci. Queste parole, oltre ad essere utili per far capire a Google di cosa parla il testo, sono quelle in relazione alle quali ha senso parlare di prima pagina. In altri termini, se vogliamo che il nostro sito appaia nella prima pagina di Google dobbiamo prima di tutto sapere per quale ricerca esso deve apparire primo.
Nessuno può garantirvi la prima pagina
Abbiamo già parlato la scorsa settimana del fatto che Google non rende noto il proprio algoritmo. Per questo motivo se qualcuno vi assicura di portare il vostro sito in pole position state pur certi che non terrà fede alla promessa. O, se dovesse tenervi fede, avrà avuto fortuna. Ogni ricerca è correlata a delle parole chiave, e le parole chiave devono essere coerenti con il testo. Più saranno coerenti, più i motori di ricerca ci premieranno. Questa è l’unica garanzia che abbiamo.
Si può arrivare nella prima pagina di Google senza ricevere click
L’obiettivo di un’attività di SEO, oltre a farsi trovare, è far sì che gli utenti atterrino sul nostro sito. Va da sé che risultare primi in una ricerca senza che nessuno però faccia click sui nostri contenuti è inutile. Un buon consiglio, quindi, è quello di non disperdere le energie cercando di piazzarsi sempre primi. Cerchiamo piuttosto di ottenere una buona posizione nei risultati di ricerca quando gli utenti possono essere realmente interessati ai nostri contenuti. Come fare? Individuando delle parole chiave che riassumano davvero il contenuto del nostro testo.
Se avete dei contenuti utili vi troveranno anche nella seconda pagina di Google
All’inizio di questo post abbiamo detto che non c’è miglior nascondiglio della seconda pagina di Google. Vero, ma non sempre. Quando gli utenti effettuano una ricerca, ciò che vogliono è trovare risposte alle loro domande. Se la vostra risposta è valida, ne saranno felici anche non trovandola subito. È vero, probabilmente troveranno delle risposte ottimali già nei primi risultati. Se questo non avviene, però, continueranno a cercare. E se dopo un’intera pagina di risultati deludenti, dovendo passare alla seconda pagina, trovassero un risultato che li soddisfa, state pur certi che ne saranno entusiasti. E, probabilmente, faranno attenzione a salvare il sito fra i preferiti.
Quale dev’essere il mio obiettivo allora?
Se aspirare alla prima pagina di Google non dev’essere l’obiettivo, allora, a cosa bisogna aspirare? La miglior aspirazione, secondo me, è lasciare degli utenti soddisfatti. Far sì che quando escono dal nostro sito non pensino di aver sprecato il loro tempo. Questo è il miglior modo per sperare che tornino. Farli arrivare da noi, magari forzando le parole chiave o attirandoli con annunci non fedeli al contenuto, non è producente.
Che lo trovi nella prima o nella seconda pagina di Google, ciò che conta è che l’utente trovi delle risposte valide. E se in futuro tornerà sul nostro sito, avremo fatto un buon lavoro.
Hai un sito e vorresti lavorare per farlo apparire più spesso nei risultati di ricerca? Guarda la nostra pagina dedicata ai servizi web oppure CONTATTACI SUBITO.
CERCA NEL SITO
ARTICOLI RECENTI
HTTP error 500: possibili cause e soluzioni di alcuni errori comuni
BLOG / Nell'ultimo articolo vi abbiamo parlato degli errori di tipo 400 e delle possibili cause e soluzioni. Oggi vogliamo portare avanti il discorso proponendovi questa breve guida sull'HTTP error 500 e gli altri errori dello stesso tipo. Gli errori di tipo 500:...
404 Not Found: come risolvere questo ed altri comuni errori di tipo 400
BLOG / Navigando nel web capita alle volte di incorrere in fastidiosi errori che lasciano spiazzato l'utente. Se navigando in siti altrui questo comporta solo una seccatura, quando si tratta del proprio sito le cose sono ben diverse. Esistono tantissimi tipi di errori...
Creare motivi Facebook: un modo giocoso per interagire con la propria fan base
BLOG / Edit ottobre 2021: Creare motivi Facebook non è più possibile poiché Facebook ha lasciato la possibilità di pubblicarli solo per quelle organizzazioni che hanno tra i propri obiettivi uno dei seguenti temi: informazioni sul Covid-19 informazioni di interesse...
COMMENTI
0 commenti