Scegliere il font giusto? Ecco le principali differenze
Chi segue questo blog dai suoi albori ricorderà l’articolo in cui parlavo di come scrivere una lettera. In quell’occasione promisi che sarei ritornata sul discorso font (o carattere, che dir si voglia). Ecco allora che nel post di oggi ho scelto di parlarvi proprio di questo, cercando di essere utile a tutti coloro che, non essendo addetti ai lavori, si trovano a dover scegliere il font giusto.
Per scegliere il font giusto bisogna imparare a distinguerli
Per prima cosa è utile capire quali sono le caratteristiche che distinguono i vari font. In particolare:
- il tipo;
- il peso;
- l’inclinazione.
Il tipo
Si tratta della caratteristica primaria di un carattere tipografico. Esistono principalmente tre macro categorie, ovvero font bastoni, font graziati e font script. I font bastoni (o sans serif) sono quelli le cui aste, come ad esempio la barretta della “I”, finiscono in modo netto, senza il trattino terminale (si veda a proposito il font Arial). Questi trattini terminali, perpendicolari all’asta principale e detti “grazie”, sono appunto quelli che determinano un font graziato (o serif). Un esempio è il Times. L’ultima macro area, quella degli script, si riferisce invece a quei caratteri che simulano la calligrafia manuale.
Il peso
In tipografia, con il termine “peso” ci si riferisce allo spessore delle aste che compongono il carattere. Dalla più sottile alla più spessa, solitamente si trovano i seguenti pesi:
- hairline o thin;
- extra-light;
- light;
- semi-light;
- regular;
- semi-bold;
- bold;
- extra-bold;
- black.
Non tutte le famiglie di font, tuttavia, hanno tutti i passaggi elencati. Un buon font, che prevede una scelta varia in questo senso è il Lato, un font bastoni creato negli ultimi anni e messo a disposizione gratuitamente da Google.
L’inclinazione
Con il termine inclinazione ci si riferisce esattamente all’orientamento delle singole lettere rispetto al loro asse verticale. Le principali sono:
- Oblique, ovvero un carattere regular inclinato digitalmente senza l’intervento del designer;
- Italic, cioè un font ridisegnato per essere inclinato e simile al corsivo, in cui alcune lettere hanno una forma totalmente diversa rispetto al regular (si veda il Times regular e il Times italic).
Esistono poi i font Backslanted, che invece di essere inclinati verso destra sono inclinati digitalmente verso sinistra.
Come si fa a scegliere il font giusto?
L’argomento sui font è piuttosto ampio, così nelle prossime settimane continuerò a parlarvi di come distinguerli e come sceglierli. Se ti è piaciuto l’argomento CLICCA QUI per leggere la seconda parte.
CERCA NEL SITO
ARTICOLI RECENTI
Social network: l’indicizzazione al tempo di Facebook
BLOG /Due settimane fa abbiamo parlato di SEO e SEM. A questo punto mi sembra doveroso parlare di un argomento che, seppure non è direttamente collegabile all'indicizzazione, ha con essa una indiscussa relazione: i social network. Se negli anni passati, infatti, ci si...
Un progetto, tante idee. Ed un nuovo magazine.
BLOG /Un progetto, tante idee. Era l'11 marzo quando davamo il via a questo blog. Da allora abbiamo parlato di ricerca su Google, di e-commerce e di design, ci siamo occupati di web e di grafica. Insomma, non ce ne siamo fatta mancare una! Le idee sono molte, e gli...
SEO e SEM: due acronimi per uno scopo comune
BLOG /Chiunque abbia un'attività, cercando un modo per favorire la propria visibilità sul web si sarà imbattuto almeno una volta in questi due acronimi: SEO e SEM. Ci sono molte guide a riguardo, ma per gli utenti non pratici del settore l'argomento può risultare...
COMMENTI
0 commenti